Secondo Daniel Goleman, scrittore, psicologo e giornalista statunitense, con alle spalle due nomination al premio Pulitzer, la Leadership è ”..la capacità di influenzare la gente e aiutarla a lavorare al meglio per raggiungere uno scopo finale in comune”.
Nel libro “Primal Leadership (Goleman, Boyatzis e McKee, 2002)”,Goleman parla di 6 diversi tipi di Leadership 4 dei quali sono risonanti ( visionario, coach, affiliativo, democratico) e due dissonanti ( battistrada e autoritario).
Leader visionario: è colui che riesce a condividere con i dipendenti una visione, un sogno, un obiettivo e crea in azienda un clima particolarmente positivo. Secondo l’autore questo stile è indispensabile quando è necessaria una nuova direzione o l’azienda passa un periodo di cambiamento.
Il visionario permette alle persone di innovare e sperimentare per ottenere un obiettivo, con un grande impatto sulla cultura aziendale
Leader coach: Questo stile riesce ad aiutare i dipendenti a migliorare le loro prestazioni e ottenere risultati performanti. Il leader per ottenere dei risultati deve concentrarsi sui punti di forza dei loro dipendenti e non sulle loro debolezze.
Leader affiliativo: si basa sulla creazione di un ambiente aziendale armonioso, puntando molto sui rapporti interpersonali e favorendo la creazione di un Team compatto. Questo stile ha un forte impatto positivo sulla cultura aziendale
Leader democratico: cerca l’appoggio dei dipendenti nelle decisioni, li valorizza e crea un clima partecipativo. Lo stile è utile per mantenere un clima lavorativo produttivo e ottenere un impegno condiviso verso un risultato.
Adesso parliamo degli stili cosiddetti Dissonanti, cioè negativi.
Leader battistrada: imposta il ritmo, fissa gli obiettivi, chiedendo molto dalla propria squadra. Questo stile può far ottenere ottimi risultati nel breve periodo, ma può essere svantaggioso nel lungo. È consigliabile usarlo quando ci si affaccia su nuove situazioni e mercati.
Leader autoritario: chi usa questo stile invia direttive a senso unico, motivando il personale senza accettare possibili conseguenze in caso di insuccesso. Lo stile è consigliato solo quando è necessaria una svolta urgente.
Esiste quindi uno stile migliore? Secondo Goleman un buon leader deve saper quindi passare da uno stile all’altro in base alle situazioni e utilizzare gli ultimi due modelli con attenzione e solo in particolari occasioni.
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