Il mondo del lavoro è cambiato profondamente. Il digitale che avanza e le nuove tecnologie sono i cardini di una realtà in continua e rapida evoluzione. Una realtà nella quale la maggior parte dei lavori, quelli classici ai quali siamo abituati, stanno per scomparire.

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Il talento va identificato, nutrito, affinato e messo a frutto per favorire lo scambio di valore con il mercato, vivere un’esistenza appagante e una carriera coronata dal successo. Siamo entrati in una nuova era. L’era della responsabilità individuale, della fiducia in sé stessi e della consapevolezza delle proprie capacità. Un’era fatta di libertà, nella quale le giustificazioni e le scuse non producono più utili né per il singolo e nemmeno per le grandi organizzazioni.

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Che cosa si aspetta un’azienda dai suoi collaboratori? Principalmente dei risultati che devono possedere due caratteristiche fondamentali: essere esatti ed essere di valore così da poter diventare oggetto di scambio di valore con il mercato (potenziale o effettivo). Il compito di un bravo leader è quello di guidare i suoi collaboratori verso il raggiungimento di questo obiettivo. Una tale meta dà a chi vi arriva un potere di scambio che, a fronte dei suoi risultati professionali, gli farà ottenere oltre al denaro anche prestigio, ammirazione, cooperazione, stima e benevolenza.

Il talento ha quattro parole chiave che sono l’istinto, la focalizzazione, il successo e l’appagamento.